Abziehbilder : v. Patacche
Amborioso : Curioso aggettivo, forgiato da un sacerdote altoatesino quando, alla domanda del perché, giunto a pochi metri da una vetta, non avesse ritenuto necessario arrivare fino in cima, diede la storica risposta: "non siamo amboriosi". Da allora l'aggettivo fa qua e là capolino nelle conversazioni cicloturistiche, con un valore bonariamente analogo a quello di "competitivo" (--> ved.).
(l') Anton Wingen : un amico, un compagno e un simbolo. Il coltello, dalla solida lama di Solingen, che Giorgio Ceffali acquistò in Germania in anni remoti e che lo ha accompagnato in tutti i suoi giri. Utile non solo per tagliare i cibi ma anche per i mille usi alternativi che l'attività cicloturistica suggerisce, rappresentò inoltre, in qualche frangente, un elemento rassicurante, quando ci capitava di passare la notte in luoghi mal frequentati: "dormirò con l'Anton Wingen sotto il cuscino".
Ascelloni: parte del corpo che, insieme al coppino, più necessita di abluzioni in acqua fredda nei giorni di calura. (ved. --> "Piacere idrico")
Astuto: aggettivo di ampio uso tra i cicloturisti, per indicare qualcosa di pienamente soddisfacente. Qualunque cosa può essere definita "astuta": dall'apriscatole con mille funzioni al negozietto nascosto e ricco di prelibatezze a buon mercato. Ma "astuta" per antonomasia è la "Stradetta" (--> ved.),
Billi-Billi: rudi pratiche cicloturistiche cui talora dovevano sottostare, nel Tendo (--> ved.), i malcapitati che soffrivano di solletico. Ritmici gridolini riempivano allora il Tendo ed i severi silenzi della natura circostante. L'apice del concerto si aveva quando al Billi-Billi si associava il Mausele-Mausele (--> ved.),
Boisson: denominazione delle tazze di ferro smaltato multiuso che facevano parte del corredo tradizionale del cicloturista (dalla scritta "Boisson des pirates" che ornava uno dei primi modelli). Essendo usato da tutti, il "boisson" divenne una sorta di unità di misura per dividersi liquidi (per esempio il latte comunitario alla mattina). Quando cominciarono ad apparire sul mercato modelli diversi (di solito più "panciuti" e quindi più capienti), nacque la distinzione tra il "boisson regolamentare" e quello "non regolamentare" (che inevitabilmente portava a litigi nelle spartizioni). I sostenitori dei boisson non regolamentari sostenevano che la loro forma bombata rendeva più agevole farci dentro l'uovo sbattuto; gli altri dicevano che servivano solo a fare i furbi.
Breve ma intenso: un binomio classico, utilizzato in diverse occasioni. Si può dire dello sforzo richiesto da uno strappo in salita come dell'intensità delle fasi di recupero ("soste brevi ma intense"). Sull'intensità sono sempre tutti d'accordo. Sulla brevità ci sarebbe da discutere...
"Caccume in cacume": dotta massima relativa al luogo ove effettuare i propri bisogni. A parte la soddisfazione delle defecate panoramiche, questo detto è stato riportato in auge soprattutto dopo il giro che, nel 1971, passò nei pressi della Pietra di Bismantova, località citata da Dante nei versi immortali: "montasi su in Bismantova in cacume..." (Purg. IV, 26)
Competitivo: nel lessico del cicloturista DOC essere "competitivo" è un insulto. Ma siccome una certa dose di "competitività" è insita nella natura umana e nell'uso della bicicletta, mille piccole astuzie vengono in aiuto al cripto-competitivo (--> ved.) per dissimulare il proprio spirito agonistico (v. -->"Proprio passo")
Cripto-competitivo: un "competitivo" (--> ved.) che non ama ammetterlo.
(la) "Dokumento-Film": immaginaria casa di produzione cui venivano attribuite le "foto-documento" senza soggetti umani. Il giudizio sulle "foto-documento" è controverso: chi dice che sono necessarie "per documentare" (ma no!...), e chi dice che tanto vale comprare le cartoline.
(l') Ente Morale: con questo termine si designa il custode per antonomasia delle tradizioni e della moralità del gruppo: Giorgio Ceffali. (ved. ---> "Vecchio malvissuto")
Inchiavardati: storico aggettivo che ben sintetizzò la nostra situazione sul colle di Garezzo, al giro del 1976. Dopo lunghe meditazioni sulle cartine, in cerca di possibili deviazioni e ripieghi, non emerse alcuna possibilità alternativa. O starcene lì, sotto la pioggia, per poi andare avanti, o ritornare sui nostri passi e di fatto interrompere il giro. "Siamo inchiavardati!" sentenziò allora la voce dell'Ente Morale. E la frase fu poi spesso ripresa, con facili banalizzazioni del significato...
Leberpastete: La traduzione in italiano di questo termine ("pâté di fegato") fa pensare a cose raffinate. In realtà per lunghi anni nei giri estivi in zone germanofone l'energetico Leberpastete spalmato (con l' -->Anton Wingen o simili) sulle fette di pane nero ha costituito (insieme al --> Popular) il parco pasto dei cicloturisti in bolletta. E anche in anni di minori ristrettezze, una scatoletta di Leberpastete in fondo alle borse è sempre stata un'utile riserva contro ogni imprevisto (negozi chiusi o introvabili ecc.).
Mausele-Mausele: variante asburgica del Billi-Billi (--> ved.),
Patacche (in ted. Abziehbilder) : in senso tecnico, sono
le decalcomanie (poi divenute introvabili e sostituite dagli autoadesivi)
con il nome dei passi o delle località raggiunte pedalando. Alcune
bici storiche ne erano completamente ricoperte. Il termine tedesco,
con pronunce non sempre impeccabili, era per molti una delle poche parole
conosciute di quell'idioma. "Haben Sie Abziehbilder?" era, insieme a
"Bitte, Jugendherberge?" (spesso: "Iughedeberghen") una delle frasi strategiche
nei giri in zone germanofone.
(Cliccare per vedere una collezione di patacche "storiche"-
in inglese: "Decals Album")
Piacere idrico: una delle gioie della vita, soprattutto in quelle giornate in cui il sole spacca le pietre. Trovando fontanelle o ruscelli adatti, il piacere idrico si può gustare in mille modi: dall'abluzione più o meno completa (ma che deve rigorosamente includere coppino e "ascelloni"), ai tuffi nell'acqua gelata di torrenti, cascate, laghetti di scioglimento dei ghiacciai...
Popular: denominazione delle grosse stecche di cioccolato fondente reperibili in Austria a prezzi convenienti.
Proposta oscena: no, niente pratiche a luci rosse. Viene così definita quella proposta di chi, alla vista di luoghi particolarmente ameni e tentanti, invita, senza vergogna, a smettere di pedalare per farvi tappa (un giorno o fino alla fine del giro, a seconda della bellezza dei siti e della sfrontatezza del proponente).
Proprio passo: E' l'andatura più consigliabile, soprattutto in salita. Non cercare a tutti i costi di forzare per stare con i più veloci, ma neppure rallentare troppo al di sotto di quello che ci si sente di fare. "Sto salendo col mio passo" è la tipica giustificazione di chi ti sorpassa a cento all'ora e non vuole farsi accusare di essere competitivo (--> ved.).
Stradetta astuta: Il percorso ideale del cicloturista, sgombro dalle auto, con pendenze pedalabili, tra panorami incantati, e magari con un "taglio" della distanza da percorrere. Inutile dire che tutte queste qualità sono rarissime da trovare insieme, anzi solitamente le "stradette astute" mettono a dura prova la pazienza dei malcapitati che le hanno imboccate. La mitologia del Ciclaspis è ricchissima di "stradette astute" rivelatesi in un vero incubo.
(il) Tarzan: la designazione più corrente del tandem dei
fratelli Tamagni. L'ammirazione popolare per questo prodigio della meccanica
si esprime nei modi più pittoreschi e vari. Assai frequente è:
"Hai visto il tander?". Una volta, nell'Oltrepò, ci capitò di
udire un "Tarzan" al posto di "Tander", e il termine venne istantaneamente
adottato. Caratteristiche del Tarzan sono: la sua spaventosa pesantezza in
salita, la difficile manovrabilità a pieno carico, il frenetico consumo
di freni (e gomme, per via dei cerchioni surriscaldati) in discesa (ben presto
si è passati ai freni al mozzo), e la formidabile velocità di
crociera sul piano, per cui spesso veniva impiegato per "tirare" nei ritorni
a Milano quando si era in ritardo sulla tabella di marcia.
(il) Tendo: la tenda ottenuta abbottonando insieme diversi teli tenda.
"Il Tendo" per antonomasia è quello che si poteva ottenere, al giro
della Corsica del 1969, con 12 teli, che conteneva 12 persone con tutto il
loro bagaglio.
Torso nudaccio: Tenuta regolamentare sotto il solleone.
Vecchio malvissuto: termine di origine manzoniana (Pr. Sp. cap. 13), utilizzato per riferirsi a Giorgio Ceffali quando viene meno ai suoi doveri di "Ente Morale" (---> ved.)
Vecchio phirla (pron.: firla) : Altra denominazione,
meno aulica, del Vecchi malvissuto (--> ved.). La pronuncia particolare
dell'epiteto rimanda ad una celebre barzelletta riguardante elettrodomestici
Philips, Philco e Phonola.