I Berberi e gli indovinelli
(Lettera a : lessicoenuvole)


Caro Bartezzaghi,
non essendo un assiduo lettore di "Repubblica", ho appreso solo per caso, in questi giorni, dell'agitazione provocata, verso la fine di gennaio, da un "indovinello berbero", contenuto, a quanto sembra, nell'introduzione di un romanzo di Daniel Picouly.
Dal momento che lei stesso confessava di non saperne nulla, mi affretto a fornire qualche ragguaglio.

I Berberi, che la gente conosce solo come pittoresca appendice ai viaggi organizzati ("vedrete anche i Berberi!", come dire: "incontrerete la natura più selvaggia") sono semplicemente gli abitanti del Nordafrica. Alcuni di essi oggi parlano dialetti arabi e per motivi che sarebbe lungo trattare qui si definiscono anche "arabi" (come se gli Irlandesi di lingua inglese si definissero "Inglesi"!). Comunque, parecchi milioni (tra i 15 e i 20) parlano ancora la lingua berbera e si definiscono "Berberi" a pieno titolo (per la verità loro preferiscono chiamarsi "amazigh", nella loro lingua). Essi hanno una vasta letteratura sia scritta che orale, e di quest'ultima fa parte, tra l'altro, un ricco repertorio di indovinelli.

L'indovinello segnalato nella sua rubrica è in effetti diffuso un po' in tutto il Nordafrica. Con una breve ricerca ne ho trovate due versioni, una proveniente dal Marocco centrale, e una dallo Mzab (in Algeria, alle porte del grande deserto). Le riporto entrambe, con le rispettive soluzioni e la spiegazione data da chi ha raccolto l'indovinello:
versione dal Marocco centrale (lingua tamazight)
Erru yun gher yun, gan yun;
ekkes yun zi yun, gan sin
(d tudert)

trad. letterale:
"Aggiungi uno a uno, fanno uno;
togli uno da uno, fanno due" (cioè 1+1=1; 1-1=2)
(è la vita)
"Il concepimento di un essere vivente passa attraverso l'unione di due esseri, e la sua venuta al mondo passa per la separazione della madre dal suo bebè."

Versione mzabita (lingua tumz'abt):
iggn keml-as iggn, ad iwel iggn;
iggn etts-as iggn, ad idwel sen.
(tamtt'ut s uâddis, qbel d bâd tarwa)

trad. letterale:
"uno,aggiungici uno, diventerà uno;
uno,toglici uno, diventerà due". (cioè 1+1=1; 1-1=2)
(soluz.: La donna incinta, prima e dopo il parto)
"Nonostante il figlio che porta in seno, la donna incinta costituisce sempre una persona sola, mentre dopo il parto avremo due persone, la madre e il bebè."
Come vede, le due soluzioni sono assai vicine anche se non completamente coincidenti. E' questa possibile molteplicità di soluzioni accettabili che costituisce spesso il fascino degli indovinelli.

Per continuare con gli indovinelli berberi a carattere numerico, le propongo un altro indovinello diffuso in diverse parti del Nordafrica (questa versione è dello Mzab). Sono sicuro che lo riconoscerà, e scoprirà quanto il mondo, in fondo sia piccolo.
aks i batta:
ghebeshsha s rebâa, lgaylet s sen, tameddit s tlata...
"Indovina che cos'è:
Al mattino con quattro, a mezzogiorno con due, la sera con tre..."
Con i migliori saluti e auguri di una buona estate.

13 luglio 2003

[Questa lettera ha avuto un seguito...]