Diario di viaggio del CICLASPIS
in ABRUZZO (26 luglio - 12 agosto 1999)
[redatto da Eliseo Patriarca]
Partecipanti:
Eliseo Patriarca
Gabriele Patriarca
26/7 Milano-Pescara - Ripa Teatina Km. 27,6
Viaggio in treno da Milano (8.05) a Pescara (16.08), tutto regolare
con tanti altri ciclisti. Qualche problema ad uscire da Pescara, data la
segnaletica lacunosa. Gabri ha forato, perché ha un copertone da
buttare. Abbandoniamo la litoranea per lasciarci alle spalle il casino
del mare e arriviamo, con fatica e alle 19.00, all'azienda agrituristica,
dove vorremmo pernottare. Ma la proprietaria ci dice che non vuole tende
perché ha paura e ci suggerisce di andare al campeggio di Francavilla
(giù sul mare) figuress !!
Fortunatamente, dietro al negozio dove facciamo un po' di spesa, c'è
un'azienda più ospitale, e alle 22.00 siamo a nanna.
27/7 R. Teatina - p.so di Lanciano m.1306
Km. 46
Come supponevo il proprietario dell'azienda agrituristica, non ha voluto
niente, e ci ha pure dato pesche, pomodori e un litro di vino.
Giornata tragica a causa delle bucature di Gabri. E siamo senza copertone
di scorta. Il caldo, sulla salita, ci ha stroncato; meno male che ho scovato
un posticino meraviglioso, per pranzare, prima di Pretoro. Abbiamo scoperto
che l'apertura pomeridiana dei negozi è alle 17.00, perciò,
non potendo aspettare tutto quel tempo, partiamo da Pretoro, senza poter
fare la spesa, e a sera ci troviamo senza pane e verdura. Per fortuna che
il gestore del campeggio di passo Lanciano ci ha dato un pezzo di pane,
ma stasera niente frutta o verdura. Abbiamo, in ogni modo, mangiato a sazietà,
anche per rifocillarci dopo la fatica spesa nella salita del passo. Con
la pancia piena e una doccia calda, meravigliosa e ristoratrice, andiamo
a letto alle 22.00 sotto una luna piena da urlare.
28/7 P.so di Lanciano - Abbateggio Km. 37,7
Giornata stupenda. Dopo colazione ci avviamo al passo e scopriamo che
è un passo che non passa, e la salita continua fino al Block
Haus a m.2142, 13 km. di sofferenza, allietati da un percorso
stupendo in mezzo a boschi e poi a pascoli, con panorami da urlare. In
cima abbiamo la sgradita sorpresa di trovare la fonte castrata; per fortuna
che un signore gentilissimo e ammiratissimo delle nostre fatiche, ci offre
una bottiglia d'acqua della Fonte Tettona, che poi troveremo anche noi.
La discesa è bella altrettanto, e con molto meno traffico, peccato
che più si scende più fa caldo. A Roccamorice finalmente
troviamo il copertone per Gabri, in un negozio che vende veramente di tutto!
Mentre siamo in paese, ci becchiamo il primo temporale, perciò,
quando troviamo l'azienda agrituristica La Ginestra, preferiamo dormire
al coperto, anche per riposarci un po' meglio, e accettiamo anche l'offerta
di una cena da parte della proprietaria dell'azienda, che è una
persona gentilissima. Faccio il primo bucato, anche se non so come farà
ad asciugare, dato che sta piovendo. La cena è fantastica! Ci siamo
anche riempiti la schiscetta con: sagne
e fagioli, coniglio, prosciutto crudo etc. etc. Quattro passi per digerire,
con la luna piena da una parte e lampi e fulmini dall'altra. Speriamo in
domani.
29/7 Abbateggio - Campo di Giove Km. 50,1
Colazione agrituristica gratis, e il conto per tutto quel ben di Dio
è stato di £ 90.000! Pedalando, pedalando arriviamo a Caramanico
Terme e ci facciamo due bicchieroni d'acqua termale della fonte Pisciarello;
assaggiamo, anche, l'acqua sulfurea, che è alquanto disgustosa!
Ci avviamo verso il passo di S. Leonardo,
tra la Maiella e il Morrone, in uno scenario stupendo. In cima ai 1280
m. del passo, il cielo si copre e diventa minaccioso, in ogni
modo scendiamo tranquilli fino a C. di Giove, paesino molto carino e pieno
di vita, dove piantiamo la tenda, giusto prima che cominci a piovere, in
un bel parco pubblico, con fontanella annessa per le abluzioni, dell'Ass.
Naz. Alpini. Dopo cena, giretto serotino in paese e caffè. Torniamo
di corsa perché comincia a piovere, anzi diluviare. Siamo costretti
a spostare la tenda sotto la tettoia del capanno degli Alpini. Speriamo,
ancora, nel domani.
30/7 C. Giove - Barrea Km. 59,8
Che notte quella notte! Al mattino, almeno, non piove. Affrontiamo,
in un paesaggio stupendo, il valico della Forchetta
m.1270, e giù in un bellissimo altopiano chiamato delle
Cinquemiglia (forse l'unico tratto in piano di tutto il giro).
Pranziamo a Roccaraso, che non ha niente di speciale, tranne il nome,
poi scendiamo nella valle del Sangro e attraversiamo un bel paesino: Castel
di Sangro. Ad Alfedena (m. 893) tiriamo dritto senza indugi e dopo il valico
della Forca (m. 1164), piombiamo su Barrea, che giriamo in bici,
ed è veramente bella, anche con le ferite del terremoto. Piantiamo
la tenda in un campeggio carino in riva al lago e alle 21.30 siamo (sono)
in tenda. Gabri è fuori a fotografare la notte. (una
cartina della zona)
31/7 Barrea - Rifugio della Difesa (parco d'Abruzzo) Km. 39,2
Dopo aver lasciato il campeggio, affrontiamo un percorso più
da cavalli che da bici, ma i nostri eroi non si arrendono, salvo poi dover
lavare il fango con la canna dell'acqua. Abbandonata la statale ad Opi
- il traffico cominciava a stufarci - affrontiamo la salita al passo di
Forca
d'Acero m.1535, in un ambiente boscoso e montano stupendo; la
cima del passo è immersa in una faggeta bellissima. Abbandonata
la strada asfaltata, percorriamo un bellissimo sterrato in mezzo a prati
e boschi da urlo.
Troviamo posto per la tenda vicino ad un rifugio CAI in cima ad un
dosso. La fonte è un po' distante, ma il luogo merita almeno quattro
stellette! Alle nove siamo in tenda stanchi ma felici.
1/8 Rifugio - Pescasseroli Km. 12
Giornata di semiriposo. La mattinata è trascorsa passeggiando
e riposando tra pascoli e faggete. Abbiamo pranzato sotto un bellissimo
faggio. Verso le 15.00 siamo scesi a Pescasseroli, dove siamo riusciti
a piantare la tenda giusto prima di un solenne acquazzone che ci ha poi
accompagnati fino a cena. La quale è stata consumata in un ottimo
ristorante tipico abruzzese con uno specialissimo primo agli orapi (stracci
alla montanara). Fortunatamente riusciamo a tornare al campeggio senza
pioggia. Continuiamo a sperare nel domani.
2/8 Pescasseroli - Ovindoli Km. 64,8
Il risveglio è sotto un cielo terso e blu. All'uscita dal campeggio
primo incidente meccanico alla Nelly: un raggio rotto. Dopo la veloce sistemazione,
giretto per Pescasseroli, che si rivela un paesino molto carino. Ogni giorno
troviamo un ammiratore di due ciclisti, padre e figlio, che trovano la
voglia di fare le vacanze insieme e in bici. Con molto rammarico, abbandoniamo
il Parco d'Abruzzo. Soprattutto perché usciamo dal fresco dei boschi
per calarci nella piana calda e allucinante del Fucino. Per uscire da questa
piana calda saliamo, con fatica, a Celano, dove c'è un bellissimo
castello del XIII secolo dei Piccolomini. Dato che il paese è arroccato,
non c'è posto per la tenda, perciò affrontiamo la salita,
di 10 km., che porta ad Ovindoli (1379 m.).
Quasi tutta sotto la pioggia. Ad Ovindoli, nonostante sia l'ingresso ad
un altopiano, esteso "delle Rocche", non c'è campeggio, perciò
troviamo una pensione carina, dove una doccia calda non ce la toglie nessuno.
il paese è in festa, il che vuol dire che avremo l'orchestra che
ci romperà fino a mezzanotte almeno; meno male che in camera c'è
anche la televisione.
3/8 Ovindoli - Grotte di Stiffe Km. 42,1
Dopo la giornata di ieri, dove ci siamo mangiati il giorno di riposo,
una notte in albergo su di un letto duro è stato quel che ci voleva!
La giornata, come quasi tutte le mattine, si presenta radiosa. Facciamo
un giretto per Ovindoli che ha una parte antica molto bella. Alfine ci
avviamo lungo l'altipiano delle Rocche, nome dovuto ai vari paesini arroccati
in cima ai colli. Paesaggio grandioso. A mezzogiorno arriviamo in un paesino
bellissimo, S. Panfilo d'Ocre, dove mangiamo nel cortile della scuola perché
era l'unico posto con un po' d'ombra e anche con panchina. Nel pomeriggio,
dopo un percorso bellissimo segnalatoci da una gentile persona del luogo,
arriviamo alle grotte di Stiffe, molto belle per il corso d'acqua che le
percorre. Piantiamo la tenda nei pressi della biglietteria, su gentile
consiglio del personale delle grotte; un padre in giro in bici con suo
figlio destano sempre simpatia e calda accoglienza.. L'unico problema è
che non abbiamo il latte per la colazione di domattina. Nemmeno l'azienda
agrituristica, lì accanto, ne era provvista. In compenso ci ha dato
pomodori e insalata. Siamo, come sempre, in un luogo molto suggestivo.
4/8 G. Stiffe - Barisciano Km. 49
Da Stiffe pedaliam pedaliamo fino a L'Aquila che, essendo abbarbicata
su un colle, si suda a raggiungere. Traversiamo, alla grande, il corso
principale tra contro sensi e isole pedonali e mangiamo un'ottima porchetta,
all'ombra del bellissimo castello del '500. Dopo pranzo caliamo, in picchiata
-- e in seguito faticosa risalita -- alla fontana delle 99 cannelle. Ma
meritava la fatica! L'abbazia di Collemagno, che è il monumento
più bello dell'Aquila, è in completo restauro per il Giubileo.
Lasciamo così L'Aquila e ci avviamo, sotto un sole canicolare,
verso la nostra meta: Barisciano. Prima di arrivarci, tanto per non smentirsi,
Gabriele buca. Troviamo una camera all'albergo Taddei, e qui riposiamo
le nostre stanche membra, dopo una doccia ristoratrice.
5/8 Barisciano - Fonte Vetica m. 1632
Km. 41,3
Eccezionalmente, stasera, il diario viene scritto nel bar del campeggio
di Fonte Vetica a Campo Imperatore. La giornata si è annunciata,
finalmente, con tempo splendido ed è rimasta tale tutto il giorno.
La notte, in compenso è stata un disastro a causa di un cane (pare
randagioÖmahÖ) che ha rotto le palle per tutta la notte, perciò,
sonno, pochissimo. Due chilometri fuori Barisciano c'è una fontana
meravigliosa con ampi spazi per la tendaÖpace! A mezzogiorno sostiamo a
Castel del Monte, paesino (mica tanto), molto carino e vivo. Indi affrontiamo
l'ultimo valico - passo di Serre m.1599
- prima di Campo Imperatore, che si rivela, come da aspettative, uno spettacolo
stupendo. L'ultima fatica ci porta al campeggio di F. Vetica, dove piantiamo
la tenda in uno scenario mozzafiato che ci rende veramente appagati della
fatica di raggiungere questo posto e ci riempie d'immenso. Riusciamo perfino
a fare la doccia, e io me la godo fredda dell'acqua della fonte, troppo
goduriosa! Ottima cena con porchetta e vescie e dopo cena caffè,
amaro ricordini e telefonata a casa.
6/8 Fonte Vetica - Riposo
Siamo ancora nel bar del campeggio, dove ci siamo fatti la torta casalinga,
il caffè e l'amaro. Oggi giornata di riposo, con camminata oltre
i 2000 in mezzo a pascoli di cavalli, pecore e mucche. Tempo splendido
e panorami mozzafiato. Cenetta con contorno di vescie, in un campeggio
che si sta riempiendo per il fine settimana.
7/8 F. Vetica - Campotosto Km.74,5
Le serate, con i cieli stellati di Campo Imperatore, sono indimenticabili.
La giornata si annuncia meravigliosa. Salutiamo F. Vetica e affrontiamo
il lungo altopiano di C. Imperatore. Stupendo! Purtroppo, però,
si deve scendere e ciò significa un gran caldo. Fonte Cerreto, rinomata
stazione della funivia per il Gran Sasso, è solo un luogo mondano
con alberghi di lusso, e la fonte, da cui il nome, è patetica; niente
a che vedere con le acque del Gran Sasso. Affrontiamo l'ennesimo passo
--
delle Capannelle m.1299 -- sotto un sole allucinante e la strada
non ha alcun tratto in ombra. Meno male che, ogni tanto, c'è una
fonte gelida. In una di queste incontriamo una famiglia molto cortese e
così aumenta la lista dei nostri ammiratori. Durante la giornata
già due gruppi di ciclisti ci avevano ammirato, e come!
Dopo pranzo arriviamo al lago di Campotosto, che è preso d'assalto
da orde di vacanzieri domenicali, accampati letteralmente sulla strada.
Noi, invece, troviamo un angolo incantevole subito fuori Campotosto vicino
allo sbocco del canale idrico dei Monti della Laga. Ci facciamo il bagno
a temperature islandesi con lavaggio completo di shampo. Poi un'ottima
cenetta con funghi e uova al tegamino.
8/8 Campotosto - Paggese 62,3
Giornata splendida, tutta in discesa, a parte un piccolo dislivello
per riportarci sopra Amatrice, lungo un percorso meraviglioso fuori del
mondo. Il guaio è che più si scende, più fa caldo,
e ce ne era già molto a 1300m., figuriamoci a 410, dove siamo piombati.
Ad Amatrice sosta d'obbligo per due spaghetti all'amatriciana con contorno
di bucature di Gabriele. Ci ha dato anche una mano l'oste della trattoria,
persona molto cordiale e gentile. Ad Acquasanta delle Terme abbandoniamo
la Salaria e cerchiamo di portarci un po' in alto. A Paggese troviamo un
bel posto per la tenda, vicino ad un casolare adibito a colonia, che neanche
a farlo apposta, proprio oggi ha chiuso il turno, per cui siamo soli soletti.
L'unico guaio è che non abbiamo avuto la possibilità di una
doccia.
9/8 Paggese - Ceppo Km. 28,9
Abbiamo avuto un vento caldo, roba da termoventilatore, per tutta la
notte. I panni lavati sono asciugati in meno di 3 ore, si aggiunga che
eravamo a 410 m. Che caldo!!
La giornata è rimasta coperta, con cielo uggioso per tutta la
mattina, e comunque calda. Dopo pranzo è uscito un sole velato e
afoso, e pedalare con queste condizioni mi ha stroncato. Il percorso,
che ho scovato, però, è stato magnifico, fuori dal mondo
per vallette verdi, strade ombrose e fontane provvidenziali. Fortunatamente
a Ceppo m. 1343, abbiamo trovato un
campeggio con docce calde (io l'ho fatta gelida). Gabriele si sente un
leone e vorrebbe continuare, ma ci fermiamo qui, anche perché fa
caldo quassù, figuriamoci a scendere! Oltretutto si è rialzato
il vento caldo. Il Campeggio del Ghiro è molto bello, immerso in
una meravigliosa faggeta. Gabri, tanto per cambiare ha bucato, tra un po'
non avremo più toppe! Per cena ci siamo fatti un risotto ai funghi,
con aggiunta di uno fresco trovato oggi, e in più 12 arrosticini,
tipico piatto abruzzese, preparati, con estrema lentezza, dal personale
del campeggio. Ottimi, anche se molto desiderati.
10/8 Ceppo - Crognaleto Km. 49,8
Questo tempo, con vento caldo, che soffia tutta la notte, ha rotto
di brutto. A parte il tempo, molto strano, oggi il percorso è stato
estremamente ameno: un su e giù faticoso, ma molto bello con paesaggi
e panorami eccezionali. Nel tardo pomeriggio abbiamo raggiunto un altopiano,
sui 1200m., con ampi prati, panorami grandiosi e fontanella provvidenziale.
Essendo però scarsi di provviste decidiamo di scendere al paese
e cercare anche un accomodamento notturno. Crognaleto si rivela un paese
di quattro pecore e due cani, senza negozio, bar, fonte e spazio tenda.
Tra il continuare a scendere e il tornare su, optiamo per tornare sui prati
con fonte. Per le provviste, io riesco a rimediare uno strappo (4 km.)
fino al paese precedente e faccio la spesa, e con n altro strappo, quasi
estorto, ritorno al nostro campo; così la cena e la colazione con
latte fresco è garantita. Riusciamo a fare le nostre abluzioni alla
fonte, tra un gruppo di escursionisti e l'altro, e così dormiamo
in un luogo veramente idilliaco.
11/8 Crognaleto - Roseto degli Abruzzi Km. 87,1
Ogni medaglia ha il suo rovescio: il luogo bello ed isolato è
stato scelto come punto di ritrovo, per vedere le stelle cadenti nella
notte di S. Lorenzo, da un nutrito gruppo di giovani dei paesi vicini,
che ci hanno tenuti svegli fino all'una e trenta. Il vento, che ci ha accompagnato
per un sacco di notti, ha fatto il resto. Il tutto ha significato poco
sonno. Per fortuna che la tappa di oggi è tutta in discesa nella
valle del Vomano e, neanche a dirlo, tra luoghi meravigliosi. Peccato che
a scendere si va incontro al caldo infernale e gli ultimi chilometri, fino
a R. d. Abruzzi, sono massacranti, e in più, aumenta anche il traffico
automobilistico. A mezzogiorno entriamo in un paese per la spesa e, oltre
ad un mercato che occupa tutto il centro del paese, troviamo anche una
persona che ci ricorda come si stava meglio a 1200 m.: era un signore che
la sera prima era sull'altopiano a godersi il fresco. Per pranzare troviamo
un posto, con difficoltà, vicino al Vomano, e naturalmente ci pucciamo
per rinfrescarci un po'; tra l'altro siamo vicini ad un allevamento di
struzzi. Qui ho bucato anch'io, ed essendo gli ultimi chilometri dell'ultima
tappa, cambio la camera d'aria e non riparo il bucoÖ!
Pedalando verso Roseto ci sorpassa l'auto di una famiglia che avevamo
incontrato sul lago di Campotosto. Coincidenze della vita.
A Roseto troviamo posto, con fortuna, in uno dei due campeggi, perché
il primo era pieno, e anche questo non scherza! Come si fa a passare le
vacanze a sgomitare con la tenda del vicino, per non parlare della spiaggia
e dei giochini cretini di intrattenimento, è cosa, per me, inspiegabile.
Come ultima serata, ci concediamo un ottimo pranzetto a base di pesce (io)
e pizza (Gabri), in un locale molto carino, nelle stradine di Roseto, dove
la gente ha ancora l'abitudine di sedersi fuori della porta di casa a chiaccherare.
La notte è stata drammaticamente calda, senza sacco a pelo e con
la tendina aperta.
12/8 R. d. Abruzzi-Milano R.do - Cisliano Km. 30
Il viaggio in treno è stato tranquillo, come all'andata; condito
dall'apparizione di due coniugi assurdi, che girano in bici assurde, con
bagaglio assurdo, comprensivo di P.C.. Il mondo è bello perché
è vario!
Avendo deciso di tornare a casa in bici, scendiamo a Rogoredo sotto
la pioggia e nel tragitto verso casa prendiamo tutta l'acqua che non abbiamo
preso in Abruzzo. E, per di più, lungo l'alzaia del naviglio, a
Trezzano, io buco, per cui non potendo cambiare la camera d'aria (bucata
ieri), ogni 3-4 chilometri, mi tocca scendere e gonfiare la gomma. Ma arriviamo
a casa contenti e accolti dalla Chiara, e mamma, con affetto.
Totale Km. 802,2. Media giornaliera Km. 47,2
Giorno | Data | Percorso | Km |
Lunedì | 26-lug | (Milano-Ancona-Pescara in treno) Pescara - Ripa Teatina m.199 | 27,6 |
Martedì | 27-lug | Ripa Teatina - Fara Filiorum Petri m.210 - p.so di Lanciano m.1306 | 46,0 |
Mercoledì | 28-lug | p.so Lanciano - Blockhaus m.2142 - Roccamorice m.520 - Abbateggio m.447 | 37,7 |
Giovedì | 29-lug | Abbateggio - Caramanico m.556 - p.so S.Leonardo m.1282 - Campo di Giove m.1064 | 50,1 |
Venerdì | 30-lug | Campo di Giove - v.co della Forchetta m.1270 - Roccaraso m.236 - Alfedena m.893 - Barrea m.1000 | 59,8 |
Sabato | 31-lug | Barrea - Opi m.1135 - f.ca d'Acero m.1535 - rif. Della Difesa m.1278 | 39,2 |
Domenica | 01-ago | rif. d. Difesa - Pescasseroli m.1167 | 12,0 |
Lunedì | 02-ago | Pescasseroli - Pescina m.735 - Celano m.800 - Ovindoli m.1379 | 64,8 |
Martedì | 03-ago | Ovindoli - Rocca di Mezzo m.1329 - S. Panfilo d'Ocre m.842 - grotte di Stiffe m.600 | 42,1 |
Mercoledì | 04-ago | grotte di Stiffe - L'Aquila m.711 - Barisciano m.891 | 49,0 |
Giovedì | 05-ago | Barisciano - Castel del Monte m.1310 - p.so di Serre m.1599 - fonte Vetica m.1632 | 41,3 |
Venerdì | 06-ago | Riposo a fonte Vetica | |
Sabato | 07-ago | fonte Vetica - Campo Imperatore - p.so delle Capannelle m.1299 - Campotosto m.1420 | 74,5 |
Domenica | 08-ago | Campotosto - Amatrice m.950 - Acquasanta Terme m.411 - Paggese m.447 | 62,3 |
Lunedì | 09-ago | Paggese - Ceppo m.1334 | 28,9 |
Martedì | 10-ago | Ceppo - Pagliaroli m.980 - Piana di Crognaleto m.1205 | 49,8 |
Mercoledì | 11-ago | Crognaleto - Piano Vomano m.800 - S. Clemente al Vomano m.68 - Roseto degli Abruzzi m.2 | 87,1 |
Giovedì | 12-ago | (Roseto degli Abruzzi - Milano Rogoredo in treno) Milano - Cisliano | 30 |
Totale | 802,2 |